Essere al fianco di cittadini, consumatori e nuove generazioni, combattere contro ogni censura per raggiungere un obiettivo: informare per rendere consapevoli e per tutelare il nostro pianeta. Questa è la sfida degli eco-warriors di TeleAmbiente.
“Teleambiente” dal 1991 porta avanti la sua mission, quella di “informare per un mondo sostenibile”
La redazione è formata da un team di giovani giornalisti che ama definirsi “eco-warriors”, combattenti green armati di strumenti di comunicazione, nuovi e non, che lottano per diffondere un’informazione veritiera, senza censure, con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente e il territorio.
È un periodo di crisi e la ricerca della condivisione è necessaria per la sopravvivenza delle testate giornalistiche anche se, in questo modo, si arriva spesso ad una perdita di tempo, creando polemiche sterili e diffondendo notizie non corrette. Ecco perché TeleAmbiente ha deciso di non seguire la massa dell’informazione.
La sfida di TeleAmbiente è quella di sostenere le nuove generazioni nella loro battaglia per garantirsi un futuro ed essere al fianco di cittadini, consumatori, di ogni fascia d’età, e guidarli verso scelte più consapevoli e che fanno bene al pianeta.
“Noi vogliamo crescere con voi, darvi le basi per orientarvi anche ad acquistare prodotti più sani e da aziende che vogliono essere trasparenti, non solo per legge ma per volontà”, spiega il direttore responsabile di TeleAmbiente, Stefano Zago.
E soprattutto la scelta di informarsi è fondamentale perché “non abbiamo il diritto di esigere la perfezione negli altri. Però abbiamo il diritto di aspettarci progressi, di esigere un’evoluzione” (Naomi Klein).
Cresce sempre di più l’interesse e la sensibilità del pubblico verso le tematiche ambientali, come la consapevolezza del problema dei cambiamenti climatici, grazie anche al messaggio passato attraverso i giovani con a capo la giovane attivista svedese Greta Thunberg.
Secondo l’IPCC, il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, di cui fanno parte scienziati di tutto il mondo, il punto di non ritorno è il 2030, data entro la quale dobbiamo assolutamente ridurre le emissioni di CO2 o trovare i meccanismi necessari per attenuare la crisi climatica in atto.
Ecco perché è fondamentale capire cosa sta accadendo, essere consapevoli dei rischi che corriamo e della necessità di agire ora, come persone, come cittadini e come istituzioni.
Si parla solo oggi di green new deal ma se solo 10 anni fa si fosse andati in questa direzione, oggi non ci troveremmo nel pieno di un’emergenza climatica.
“Sostenibilità, rispetto della natura, del nostro ambiente di vita, delle persone che ci abitano e dell’intero ecosistema, ricerca della verità, difesa dei diritti e tutela del territorio: su questo noi ci batteremo fino alla fine”, Stefano Zago.
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