Ma si è spinta fino a dimenticare la possibilità che la vita abbia un qualche senso che vada oltre le apparenze. Soprattutto in ambito occidentale, per la prima volta – dopo millenni di evoluzione umana – una intera, grande cultura ha smesso di interrogarsi sul senso della vita, sul senso della nostra stessa esistenza individuale… Con una impressionante leggerezza… E d in questo modo si è inconsapevolmente negata la profondità di sguardo, il calore della speranza, la possibilità della comprensione vera… Sempre più persone faticano a sopportare lo stress provocato dal non comprendere il senso della propria vita. La politica, l’economia, l’arte, la scienza, la pedagogia, e le stesse religioni, brancolano spesso nel buio della “mancanza di senso” e della “casualità cieca”. E questo le rende più deboli, meno coscienti, meno capaci di sostenere il cammino dell’Umanità e della Terra. Nella nostra epoca si esce progressivamente fuori dalla nebbia quando ognuno, individualmente e con impegno, comincia a scoprire che nella vita una senso c’è… Prima attraverso alcune esperienze, eclatanti o dolorose, e alcune coincidenze che “non possono essere capitate per caso…”. E poi un po’ alla volta allargando la propria visione fino a dare un senso intelligente ed utile anche alle cose che prima ci sembravano banali. E si arriva allora a comprendere che un significato c’è, che è forte e profondo, ed abbraccia tutti gli aspetti della nostra esistenza. A questo punto si scopre che con la vita si può anche dialogare in modo cosciente… Il passo successivo è considerare che questo dialogo non è uno scambio con qualcosa di indistinto, ma deve per forza svolgersi con intelligenze dotate di enormi capacità “operative”, tali da poter orientare in certe precise direzioni le nostre esperienze. Queste grandi intelligenze, capaci di creare e modificare i fatti della nostra vita e l’ambiente nel quale viviamo, sono quello che si chiama il “mondo spirituale”. Un mondo spirituale intelligente ci mette tutti i giorni di fronte all’ambiente ed al flusso di quelle esperienze che rappresentano le migliori opportunità di crescita per la nostra coscienza. Questa scoperta è molto importante. Se infatti io so perché mi trovo proprio dove sono ora, e perché mi capitano certe cose… Se so quale è il senso di questo flusso che mi viene incontro quotidianamente, e comincio ad interpretarlo in modo consapevole, allora sarò anche in grado di capire un po’ alla volta come mi devo regolare, come devo agire per essere in sintonia con questo flusso. Se riesco a rendermi conto di cosa mi offrono le varie occasioni della vita, come opportunità di crescita della coscienza, meglio e più rapidamente sarò in grado trarne frutto e vantaggio. Se invece interpreto la vita come un ammasso casuale di eventi privi di senso, altrettanto privo di senso sarà il mio comportamento ed il mio modo di agire. Che cosa è allora una visione spirituale? E’ una visione della vita che consente di interpretare quello che avviene a me ed intorno a me come un tassello importante di un vasto progetto concepito ed attuato dal mondo spirituale per la crescita mia e degli esseri intorno a me. Ed in particolare per la crescita autonoma delle capacità di ognuno di usare le proprie forze di amore e di pensiero in modo saggio e creativo. Per il bene nostro e di tutto l’ambiente di cui facciamo parte. In questo ambito il tema ambientale è fondamentale. La Natura è l’ambiente studiato apposta da un intelligentissimo mondo spirituale per consentire la crescita migliore possibile all’umanità ed a tutte le creature di Madre Terra. In una visione cosciente, quando si guarda alla Natura occorre considerare il suo ruolo di partner indispensabile della nostra crescita. Questo ruolo va salvaguardato ad ogni costo. Non c’è nulla nella Natura che non sia stato studiato e creato appositamente per partecipare a questo meraviglioso progetto. La sensibilità ambientale dovrebbe rivolgersi a tutto ciò che costituisce l’ambiente delle opportunità di crescita. Ed ogni fenomeno, ogni tendenza, ogni atto che ha a che fare con questo ambiente dovrebbe essere valutato per la sua capacità di aumentare o diminuire le occasioni di crescita per la coscienza. Se qualcuno decide di abbattere una foresta, o di rovinare l’acqua o l’aria o la terra di un bel posto, il problema è grave da tanti punti di vista: della nutrizione, della salute, economico, estetico, dell’ecosistema… Ma a questi si aggiunge anche il fatto che quegli ambienti – creati con grande saggezza e senso artistico per sollecitare le qualità ed i talenti degli esseri che non casualmente ci sarebbero passati o ci avrebbero vissuto – rischiano di perdere parti importanti della loro capacità di favorire la crescita delle coscienze. Lo stesso vale se qualcuno decide di inquinare certi ambienti psichici con pensieri e sentimenti bassi, egoistici, illusori, troppo connessi solamente alla vita materiale e sensoriale… Privi di amore e di consapevolezza. Anche questi ambienti vanno salvaguardati… Forse quello che serve è un nuovo ambientalismo a tutto tondo, un ambientalismo cosciente che si occupi di tutte le minacce al bellissimo ambiente della crescita. E lo faccia mettendosi in sintonia con i meravigliosi progetti non casuali del Mondo Spirituale. Nota: Per sviluppare questi temi e portarli nella società civile, è stata fondata nel mese di settembre, nei giorni di San Michele, una Rete aperta di supporto spirituale alla crescita delle coscienze ed a Madre Terra. Per saperne di più vedi il sito www.unaretedamore.net
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